Il Centro Studi Malfatti ha chiesto alla Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria di intervenire per salvare le preziose strumentazioni presenti all’interno dell’edificio che fu il prestigioso laboratorio di ricerca della Polymer, che fu utilizzato anche dal premio Nobel per la chimica Giulio Natta per le sue ricerche e per lo sviluppo, tra gli altri prodotti di importanza mondiale, del polipropilene isotattico. Nella istanza di avvio del procedimento per la dichiarazione di interesse culturale il Centro Studi ha chiesto anche la salvaguardia della stazione ferroviaria del complesso industriale, un pregevole e piuttosto ben conservato esempio di architettura razionalista, risalente a un periodo compreso tra la fine degli anni 30 e i primi anni 40 del XX secolo.
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