Il presente documento è stato redatto nell’ambito della convenzione stipulata tra il Ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio e l’ANPA (ora APAT) il 4 ottobre 2002, sul Censimento dei Siti Minerari abbandonati secondo i dettami dell’art. 22, della legge 179/2002.
L’allegato tecnico alla stessa prevedeva le seguenti quattro fasi operative:
Fase 1
Acquisizione, informatizzazione, validazione e verifica di un primo database con periodo di copertura 1889 – 1989.
Fase 2
Approfondimento e verifica del database relativo alla fase 1, integrazione con i siti minerari abbandonati prima del 1889, dopo il 1989 e dei siti ancora attivi con periodo di copertura: 1870–2004.
Fase 3
Ulteriore verifica ed omogeneizzazione del database relativo alla fase 2 con procedure di tipo sia formale (criteri omogenei di individuazione e segnalazione delle fonti, eliminazione delle ridondanze e dei doppioni nelle tabelle allegate alla tabella principale, …) che sostanziale (individuazione di criteri omogenei per la definizione dei parametri mineralogici, petrografici e/o giacimentologici).
Determinazione, in sostituzione del riferimento alle coordinate del comune di appartenenza del sito, di coordinate relative ad una localizzazione di prima approssimazione, in grado comunque di definire la posizione del sito.
Individuazione di metodi per la gerarchizzazione dei siti in funzione del rischio ecologico- sanitario, statico-strutturale e della potenzialità turistico-museale.
Fase 4
Effettuazione dei sopralluoghi ai siti più importanti, in funzione della gerarchizzazione individuata (fase 3), e integrazione del database con i risultati dei sopralluoghi stessi.
Il contenuto del presente documento si riferisce alla chiusura della Fase 3.
Alcune informazioni riportate all’interno del documento sono quindi suscettibili di revisioni ed aggiornamenti per adeguarsi alle determinazioni derivanti dalle fasi successive.
L’ Agenzia per la protezione dell’Ambiente e per i Servizi tecnici o le persone che agiscono per conto dell’Agenzia stessa non sono responsabili per l’uso che può essere fatto delle informazioni contenute in questo rapporto