La segheria di Cavalese, costruita nel 1888 lungo il Rio Gambis, fino al 1945 sfruttava un salto di 7 m ed una portata compresa tra i 40 e i 55 l/s grazie ad una ruota idraulica di legno che sviluppava 3,2 kW di potenza. La derivazione, effettuata mediante un canale realizzato in legno, avveniva 66 m a monte dell’impianto, mentre la restituzione avveniva 40 m a valle. Il principio di funzionamento era del tutto assimilabile a quello di un mulino: l’acqua cadendo sulla ruota metteva in movimento sia il carrello mobile su cui era collocato il tronco in lavorazione sia la sega. Seppure meccanico, tutto il complesso era decisamente efficiente grazie anche ad un comando che permetteva di controllare il trascinamento automatico del carrello con il tronco sui rulli durante il taglio, che era effettuato mediamente in una decina di minuti. Dopo la seconda guerra mondiale la ruota e la canalina furono smantellate per essere sostituite da una tubazione in metallo e da una turbina poi, nel 1954 una radicale modifica riguardò l’adozione di due motori elettrici e l’abbandono della forza motrice dell’acqua, per ovviare alla scarsa portata del Rio Gambis nei mesi estivi. L’impianto comunale cessò l’attività nel 1973, tuttavia invece di essere lasciato nell’abbandono e poi destinato all’ineluttabile demolizione come sarebbe facilmente accaduto in altre località italiane, prima tra tutte Terni, è stata progressivamente rispristinata allo stato iniziale e durante l’estate viene aperta alle visite dei turisti. Nei pressi è stato ricavato un piccolo parcheggio perfettamente intonato all’ambiente circostante ed un’area picnic attrezzata e curata in modo impeccabile, dotata persino di una graziosa fontanella in legno da cui sgorgano le fresche acque di una vicina sorgente. Evidentemente ci sono amministrazioni locali realmente attente alla storia del proprio territorio, rispettose del pesante lavoro delle generazioni precedenti e scrupolose nella conservazione del paesaggio, un modello per il resto d’Italia, che non sa o non vuole fare altrettanto.