Notice: Trying to get property 'permalink' of non-object in /home/U951095/web/archeologiaindustriale.org/public_html/wp-content/plugins/wordpress-seo/src/context/meta-tags-context.php on line 297

Precisazioni in merito ad alcune dichiarazioni dell’Assessore Silvano Ricci sulla Passerella Telfer

[Comunicato Stampa]

A seguito delle dichiarazioni dell’assessore RIcci, che leggo nella stampa locale, tengo a precisare che mi era già noto, avendo fatto l’accesso agli atti, il pronunciamento della sopraintendenza sulla questione della Passerella Telfer, pronunciamento che mi sembra politicamente e culturalmente irrilevante come lo è stato nel caso dell’edificio delle Orsoline, che è stato buttato giù per mettere su un palazzone che dal punto di vista architettonico non ha nulla a che vedere con gli altri che stanno nella zona di via Nazario Sauro, a due passi dall’oratorio e della Chiesa di san Francesco e dal Liceo Classico, ma che si immagina abbia reso ai vari privati proprietari molti più soldi che non il semplice restauro e cambiamento d’uso della scuola elementare stessa.

 Che poi Ricci trovi brutta la passerella Telfer, in stato di abbandono per l’incuria dello stesso comune, francamente è del tutto irrilevante.

La Telfer durante il Flashmob del 12/01/2014
La Telfer durante il Flashmob del 12/01/2014

Non la pensano così, oltre che i partecipanti al flashmob fotografico di sabato scorso, i figli dei lavoratori che ricordano come i loro padri abbiano passato più di quarant’anni sopra quella passerella, lavorando in condizioni assai disagiate pur di mandare avanti le loro famiglie e garantire loro un futuro migliore.

Queste persone la trovano degradata non certamente brutta e si augurano di vedere la passerella e l’intera area in condizioni molto migliori di quelle attuali.

Mi meraviglio che un esponente di spicco di una giunta di sinistra, non tenga in nessun conto della cultura del lavoro che dovrebbe essere a centro delle priorità della giunta stessa, cultura che non si difende solo facendo convegni e pubblicazioni, ma preservando quello che che i tedeschi prima e le precedenti giunte comunali (tra incuria e abbattimenti) non sono riusciti ancora a distruggere.

Voglio ricordare infine il caso Coop di Terni, che espone ancora nel suo ipermercato quello che era la Siri prima di costruire l’ipermercato stesso che se non ricordo male era destinato alla zona di Maratta, e per decisione comunale fu spostato nella sua sede attuale …

 Claudio Pace Consigliere NCD Prima Circoscrizione Terni Est

Condividi: