Da: Civiltà Cattolica, Anno 57, Vol. 4, 1906.
Le acciaierie di Terni attraversano un periodo scabroso. Dopo la campagna contro l’amministrazione della marina italiana, iniziata dai socialisti capitanati dall’on. Ferri e terminata poi in una bolla di sapone pel voto della Camera dei Deputati, come riferimmo nel quaderno del 4 agosto pp.; campagna durata oltre due anni, che tante ire aveva suscitate e dalla quale le acciaierie di Terni uscirono malconce per l’attacco fatto ai suoi prodotti; dopo lo sciopero del mese di luglio durato 59 giorni e che mise in pericolo la vitalità delle officine, queste ricevono oggi altri attacchi: e cosi e posta a repentaglio una delle più potenti industrie nazionali. Non intendiamo dare alcun giudizio circa la equità di tali attacchi e narriamo solo i fatti. La causa che ha messo in subbuglio l’amministrazione della Terni, dando luogo a processi e ad agitazioni di borsa, è la aggiudicazione della fornitura di corazze per l’incrociatore San Giorgio in costruzione; aggiudicazione avvenuta (in seguito al concorso internazionale aperto dal Governo) a favore della casa Midvale di Filadelfia: conseguenza questa della inchiesta sulla Marina, affidata ad una speciale commissione dopo le accuse accennate di sopra e il cui risultato esposto in vari volumi fu presentato alia Camera nei primi del corrente anno.
Le acciaierie di Terni fino al 1903 avevano fornito corazze brevettate. La commissione d’inchiesta aveva però accertato che le corazze brevettate delle Terni erano inferiori a quelle fatte secondo il brevetto della Casa Krupp di Germania ed il governo, in seguito ai risultati ottenuti dalla Commissione suddetta, deliberò di adottare per l’avvenire le corazze tipo Krupp: tale deliberazione suscitò vivaci polemiche, essendo in causa gli interessi di potenti Ditte assuntrici di simili lavori. Invitata I’amministrazione delle acciaierie suddette a mettersi in grado di fondere corazze tipo Krupp, essa accetto l’invito acquistando dalla Società Harvey pel prezzo di un milione di franchi il diritto di usare il brevetto Krupp ed entrando inoltre a far parte del Trust per lo sfruttamento di tal brevetto. Di più fece i nuovi impianti divenuti necessari, impiegandovi circa otto milioni; impianti diretti da ingegneri della casa Krupp e sorvegliati da un ufficiale superiore della marina italiana e riusciti buoni, secondo il giudizio emesso dalla commissione della marina. II governo agevolò alia Terni l’impresa, ma non s’impegnò in alcun modo per i lavori; nè I’amministrazione delle acciaierie ebbe l’avvedutezza di premunirsi contro la possibilità di future concorrenze internazionali, accaparrandosi la fornitura delle corazze per le navi in costruzione: solo potè privatamente ottenere la commissione delle piastre tipo Krupp per l’armatura delle navi da guerra Roma e Napoli, essendo conosciuto che i prezzi fatti dalle case estere fabbricanti corazze tipo Krupp erano superiori ai prezzi adottati dalle Terni, facendo tutte parte del Trust. II Corriere della Sera, Che nel n. 25 agosto p. p. aveva data notizia delle prove fatte al balipedio delle corazze della Midvale, in seguito alle quali prove il Governo indisse per la prima volta un concorso internazionale, fu attaccato dal Corriere di Genova e tacciato di pirateria, quasi che avesse pubblicato la suddetta notizia a fin di mese a scopi di borsa; ed il Corriere della Sera replicò sporgendo querela per diffamazione al Corriere di Genova; querela che comincio ad essere discussa dinanzi al Tribunale di Genova il giorno 13 novembre p. p., e fu poi rinviata, in attesa del risultato di altro processo iniziato per aggiotaggio sulle azioni della Terni. II direttore delle Terni aveva ricevuto una lettera colla quale gli si offrivano, mediante il pagamento di L. 200,000, alcuni documenti importantissimi i quali, se pubblicati, ne avrebbero fatto ribassare le azioni. Comunicato tale fatto alla Questura questa riuscì ad arrestare gli autori del ricatto, e siccome se ne sta istruendo il processo, il Tribunale ha giudicato opportuno attendere l’esito di tale istruttoria, perché da questa può venirgli lume a dare giudizio. Intanto coloro che ne vanno al di sotto sono gli azionisti delle Terni, i quali nel termine di circa tre mesi hanno veduto scendere le azioni da L. 2.800 sotto le L. 1.700 alternandosi i ribassi con i rialzi con perdite di molti e molti milioni, dalle quali e stato travolto lo stesso direttore delle Terni e costretto a dare le dimissioni. Tanto si è detto e tanto si va dicendo contro la bisca di Montecarlo: ma qual differenza vi è con il giuoco dei borsisti? Quante vittime non sono fatte anche nelle Borse dagli speculatori scaltri col giuoco immorale del rialzo e del ribasso? Entrato nel dominio del pubblico affare, gl’interessati affilarono le armi. Quelli legati con la Terni studiano ogni mezzo per indurre il governo a non firmare il contratto, mettendo in campo fra le altre la ragione che la casa Midvale abusa del brevetto Krupp senza averne il diritto (nonostante che la detta casa dichiari falsa tale accusa). Illustri giureconsulti sono entrati a discutere sulle questioni internazionali che possono sorgere in caso di sequestro delle corazze Midvale, intentato prima della consegna dalla casa Krupp se questa crederà di esserne in diritto; ma il governo pero intende, firmando il contralto, premunirsi contro ogni sorpresa di tal genere. A Terni la notizia della commissione di corazze data ad una Casa straniera ha destato grande malumore e dette luogo ad un comizio generate di tutti gli operai appoggiati dalla cittadinanza; ed una rappresentanza dei medesimi fu inviata a Roma per invitare l’onorevole Giolitti a tutelare i loro interessi. Nell’affare vi si è voluto immischiare anche il figlio dell’on. Giolitti recatosi appunto in questi ultimi tempi in America; ma il prof. Paterno, del quale il dottor Giolitti e assistente in Roma, ha dichiarato che questi da qualche tempo è stato consigliato a intraprendere viaggi non solo per salute, ma anche per lo studio della micrografia dei metalli e delle leghe metalliche.