Con la costruzione del “Porto Nuovo” intorno al 1890, fu progettato e realizzato, con tecnologia avanzata, l’impianto a vapore, la cui energia, con una rete di 6.500 metri di tubazioni, azionava oltre 100 gru e più di 50 montacarichi. L’impianto, oggi gioiello di archeologia industriale, ha terminato la sua attività produttiva il 15 giugno 1988.
Il restauro della centrale idrodinamica del Porto di Trieste
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